Salvatore

Butta giù la maschera.

Quando sono entrato nella comunità di Caprile avevo 35 anni, una vita da “duro”, qualche parentesi in carcere e la convinzione di poter comprare tutto e tutti.
Delle comunità diffidavo, anzi, pensavo fossero inutili.
Ne avevo già provata una, con il risultato di farmi anche là.
Poi sono stato convinto a darmi una seconda possibilità.

Il primo mese a Caprile ero sospettoso, chiuso a ogni emozione, pronto a litigare
con chiunque volesse contraddirmi.
Gli operatori e i compagni, invece, mi sono stati vicini sin dall’inizio.
Il mio punto di riferimento, in particolare, era un’operatrice: disponibile a qualunque ora del giorno e della notte.

Per spiegare in parole povere il percorso terapeutico, posso dire che hanno lavorato sull’intera mia persona: corpo, testa, cuore.
Hanno fatto attenzione a ogni cosa, da una scarpa slacciata fino ai miei più alti ideali.
Ma prima di tutto, mi hanno dato fiducia, sentimento a me sconosciuto.
Credevano davvero in me.

I primi mesi sono stati difficili. Come amo dire oggi: picconavano la mia corazza.
Ogni giorno saltavano certezze e abitudini. Pezzo dopo pezzo, la maschera da duro cadeva.
Questo spogliarmi era la mia nascita. E la scoperta di tutto.
Cadevo e mi rialzavo. Sbagliavo e chiedevo scusa. Litigavo e affrontavo la mia rabbia. Svelavo me stesso e scoprivo gli altri. Rivelavo le mie paure e ricevevo coraggio.

Così sono venuto alla luce io, Salvatore, o Totò come mi chiamano i miei ragazzi.

Da oltre un anno lavoro nella Casa di Anna.
Dico lavoro solo perché sono stato assunto, ma quello che faccio è la mia passione.
E la mia nuova vita.
I ragazzi chiedono e hanno bisogno di un’attenzione totale. Bisogna esserci e io ci sono.

Sono Totò, la grande spalla su cui appoggiarsi, alla quale chiedere aiuto, con cui confidarsi e anche arrabbiarsi. Sono quello che cercano di fregare, ma che sa prima di loro dove vogliono arrivare.
Sono quello che ha già fatto tutti o quasi i loro errori.
Sono uno di loro, solo con qualche anno in più e la certezza che si può cadere, sì, ma anche rialzarsi più forti.

Alessandra

Alessandra
Affidati e lasciati andare.

Zaccaria

Zaccaria
Smetti di dare la colpa agli altri.

Pietro

Pietro
Tutto parte da te.

Saimon

Saimon
Voglio cambiare: comincia a dirtelo, a crederci, a farlo.

Salvatore

Salvatore
Butta giù la maschera.

Alessandro

Alessandro
Passo dopo passo puoi arrivare ovunque: realizza i tuoi sogni.